monumeto caduti

"Capestrano da scoprire” è un portale web dedicato alla raccolta ed alla diffusione di informazioni storiche, culturali, turistiche e tradizioni del territorio, con un obiettivo tanto ambizioso e conservato troppo tempo nel cassetto: partecipare attivamente alla rinascita di una terra che si riappropria della legittima capacità attrattiva.

Una terra di “Santi e Guerrieri” che, dal celebre Guerriero all'affascinante figura di San Giovanni da Capestrano, ha visto avvicendarsi duemila anni di storia in un contesto ambientale straordinario, crocevia di antichi tracciati e culla di remote civiltà.

Un luogo incantato che è riuscito a conservare la sua bellezza intatta perché l'emigrazione da un lato ne ha desertificato le case, ma, dall'altro, ha fotografato le architetture del passato in perfetta simbiosi con la natura circostante.

Solo l'acqua delle sorgenti ha continuato a scorrere rapidamente, il resto è cristallizzato nelle “pietre” che ci raccontano storie di pastori e di transumanza, di partenze e di ritorni, di estati torride e inverni rigidi trascorsi a lume di candela e di fuochi di camino.

Tutto si ferma quando si arriva qui, persino il fiato è mozzato dalla vista panoramica della vallata, delle montagne e dei campi coltivati. L'abbandono di ieri ci restituisce oggi una testimonianza intatta del passato, ben lontana dal turismo massificato e dalla urbanizzazione selvaggia. Capestrano è sicuramente un luogo da scoprire, e da parte nostra, che ne apprezziamo il ritorno, un luogo “da riscoprire”.

Siamo i nipoti di uno di quei nomi sbiaditi elencati nel lungo elenco del marmo di San Rocco, ecco chi siamo: i discendenti di un capestranese ventisettenne scomparso tanti anni fa. A lui era dedicato un cipresso della “via delle rimembranze”, a lui, sepolto in un angolo a noi sconosciuto di questa regione, è dedicato questo sito web, perchè occorre donare a chi si ama "ali per volare, radici per tornare" ma soprattutto "motivi per rimanere" (cit.).


 La vita ci ha portato altrove, ma la terra da cui proveniamo ci è rimasta nelle mani, ma soprattutto nel cuore.

 

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