Pochi sanno che nei pressi del lago di Vatormina, a Capestrano, c’è un colle alle cui pendici l’attenzione degli archeologi deve fare i conti con l’interesse dei botanici di tutto il mondo: il colle Sant’Antonino.

Rarissime specie endemiche di “Goniolimon italicum” (Limonio Aquilano), convivono con gli scavi archeologici dell'antico teatro italico dove, in epoca pre-romana, avvenivano gli scambi commerciali di un antico mercato.

Il Goniolimon Italicum è una delle specie vegetali più rare del mondo, è endemica dell’Abruzzo e vive in natura solo in pochissime località delle conche aquilane, dove la sua distribuzione appare singolarmente legata a quella degli insediamenti delle antiche civiltà Italiche, da cui prende il nome. La specie è fortemente minacciata dalla raccolta, dal possibile ampliamento di cave, da scavi archeologici, dall’invasione da parte di specie alloctone, dalla circolazione fuoristrada, etc.

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Goniolimon Italicum - Foto di Alessandro Di Francesco (Guida Ambientale Escursionistica)

Accanto all’antico teatro c’è oggi un cumulo di frammenti di cocci antichi, la zona ne è ricchissima. I reperti catalogati dagli archeologici sono di una qualità e una quantità incredibile, talmente tanti che non è stato possibile esporli tutti in un museo.

Coloro che vivono in zona, insieme a botanici ed archeologi si interrogano sulla necessità di mantenere poco frequentato questo luogo di straordinario interesse culturale storico e naturalistico, al fine di preservarne il valore. A prevalere deve essere lo sviluppo di un turismo etico e consapevole.

Una raccomandazione quindi: visitate il colle di Sant’Antonino con il rispetto che si deve ad un santuario sacro.

Nei pressi del lago di Vatormina (sorgente di Lago), seguite le indicazioni per l’Anfiteatro e parcheggiate in prossimità del primo rudere che incontrerete sulla destra. Alla vostra sinistra saranno visibili gli scavi archeologici dello straordinario colle di Sant’Antonino. Una attenta passeggiata tra le stelle del colle, vi porterà alla scoperta del rarissimo limonio aquilano e alla visita di una zona archeologica straordinaria.

Nel video Daniela Tinti, esperta del Parco Nazionale Gran Sasso Monti della Laga