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Lago di Capodacqua, Capestrano (AQ) immagine di GeoDrone -Studio Accili
Posted by Capestrano da scoprire on Martedì 19 gennaio 2016
Jù Sant'Antonje
Sant’Antonio Abate è il Protettore degli animali per eccellenza e invocato per questo a tutela del bestiame.
La sua immagine era collocata sulla porta delle stalle e veniva raffigurato con accanto un porcellino e con in mano un bastone alla cui estremità era appeso un campanellino.
La sera che precede il 17 gennaio, per scacciare il demonio che cerca inutilmente di indurre in tentazioni il Santo, musicanti paesani cantano per le vie del borgo una canzone popolare dei primi anni del 1900: "Jù Sant'Antonje".
In cambio riceveranno forse gustose ricompense a motivo di ringraziamento.
"..dopo quanto abbiam narrato
vero fatto genuino,
niente altro noi vogliamo
che un goccetto di buon vino.
Se ci date un fiasco sano
vi baciamo anche la mano
grideremo a perdifiato:
Sant’Antonio ringraziato!
Quest’allegra compagnia
con accenti armoniosi
vi ringrazia, vi saluta
con auguri fervorosi
di trovarvi tutti bene
questo dì l’anno che viene.
Viva viva Sant’Antonio,
il nemico del demonio"
(versi e musica di A. Colangeli)
Abruzzo sul Tratturo Magno
"In questo angolo d’Abruzzo, tra la piana di Navelli e la conca aquilana, sul tracciato di antiche vie e di tratturi, si deposita una storia millenaria. La civiltà pastorale transumante e la civiltà stanziale agricola si intersecano e lasciano testimonianza in una lunga deriva di manufatti, storie, borghi, migrazioni e abbandoni, personaggi, architetture. Un patrimonio materiale e immateriale che rischia di essere disperso, condividendo un destino di tanti altri luoghi del pianeta, in una radicale trasformazione sociale, demografica e topografica.
Attraverso la fotografia del paesaggio e delle architetture, abbandonate o recuperate e poi insidiate dal terremoto del 6 aprile 2009, il volume indaga le relazioni tra sistemi, quello antropico e quello naturale, interroga la topografia antica, la cartografia e le mappe tratturali, l’archeologia, la storia dell’architettura, l’antropologia e le tradizioni popolari, la toponomastica.
I testi e il consistente apparato didascalico che sostiene l’iconografia, affidati a specialisti di alto profilo, ci raccontano questo intreccio complesso con un vivace e appassionante registro divugativo e autenticamente interdisciplinare.
La pubblicazione ha l’obiettivo di valorizzare il territorio, di mettere in evidenza e promuovere il patrimonio ambientale, culturale, architettonico e acheologico, di offrire uno strumento divulgativo e di grande valore iconografico."